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INSTALLARE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU COPERTURA IN GUAINA BITUMINOSA?

INSTALLARE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU COPERTURA IN GUAINA BITUMINOSA?

COPERTURE IN GUAINA:

Sulla maggior parte delle coperture industriali costruite tra il 1990 e il 2010 troveremo facilmente, come manto di protezione fianale, un tappeto di "GUAINA BITUMINOSA". Si tratta di uno strato di membrana rivestita in catrame, provvista di armatura esterna, con funzione impermeabilizzante di colore grigio scuro/nero. E' uno dei materiali preferiti per la protezione delle coperture piane e dei tetti a falda ancora oggi, vista la resistenza e la facile reperibilità. La tendenza è sempre più quella di ricoprirla a sua volta, proteggendola delle avversità meteorologiche. Sono perlopiù le precipitazioni meteo e gli sbalzi termici che tendono a farla invecchiare negli anni, la membrana bituminosa è costituita chimicamente dagli elementi meno nobili ottenute dal raffinamento del catrame. Negli ultimi anni, il costo per il suo smaltimento, ha subito un innalzamento importante a causa dei processi ecologici a cui viene sottoposta a fine vita. IMMAGINE 1 (copertura in guaina).

 

GUAINA BITUMINOSA E FOTOVOLTAICO:

La guaina bituminosa non è un manto di copertura ideale per una installazione fotovoltaica, in quanto, presenta caratteristiche di alta infiammabilità. Le normative in essere prevedono che tutte le aziende soggette a CPI dei vigili del fuoco, debbano evitare la posa di un impianto fotovoltaico sopra a questa tipologia di manto. Per le aziende che invece non hanno obblighi di CPI, ancora oggi (purtroppo) è possibile eseguire l'installazione senza alcun problema. 3D Energy, tuttavia, sconsiglia sempre e comunque l'installazione di un impianto fotovoltaico sopra ad una guaina bituminosa, consiglia inoltre l'utilizzo in ogni caso di moduli fotovoltaici Con Classificazione in Classe 1 al fuoco come i moduli 3D Energy. Queste citate, sono precauzioni che, se prese in considerazione perima del montaggio del sistema, eviteranno problematiche importanti alle aziende e alle produzioni. IMMAGINE 2 (Copertura in guaina dopo un incendio).

 

ECCO LE MIGLIORI SOLUZIONI PER PREDISPORRE UNA COPERTURA INDUSTRIALE AD UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO:

 

SOLUZIONE 1: STESURA DI UNA NUOVA GUAINA IGNIFUGA SOPRA ALLA MEMBRANA BITUMINOSA ESISTENTE

La prima soluzione, per predisporre una copertura alla posa di un impianto fotovoltaico su copertura con guaina bituminosa è quella di stendere una nuova membrana ignifuga sopra. Si tratta di una guaina targata "FR", ovvero Fire Resistant, questo prodotto è adeguato a rallentare la diffusione del fuoco in caso di incendio fino addirittura ad estinguerlo completamente. Questa membrana rispetta le caratteristiche previste dalla Circolare del Dipartimento dei Vigili del Fuoco relativa alla diffusione del fuoco dall’esterno di un edificio e dalle normative europee di controllo, classificate BROOF t1, t2 e t3. Solitamente, queste guaine, sono di colore bianco/grigio chiaro e possono essere adattate benissimo sopra a vecchie guaine o a coperture in legno. La durata prevista di questo tipo di guaine si aggira attorno ai 10/20 anni a seconda del costruttore. IMMAGINE 3 (Copertura in guaina ignifuga stesa sopra ad una vecchia guaina bituminosa con impianto fotovoltaico zavorrato).

 

SOLUZIONE 2: APPLICAZIONE DI UNA NUOVA COPERTURA IN LAMIERA SOPRA ALLA GUAINA BITUMINOSA

La seconda soluzione per predisporre una copertura alla posa di un impianto fotovoltaico su copertura in guaina bituminosa è quella di installare una lamiera grecata di colore bianco grigio su tutta l'area. Questa soluzione permette di predisporre addirittura l'inclinazione più adeguata per l'installazione dei moduli fotovoltaici. Anche in questo caso la lamiera funge da divisore tagliafuoco e fa in modo che un incendio non possa propagarsi nella struttura dell'edificio sottostante incendiando la guaina bituminosa. Questa soluzione è definitiva nel tempo, una lamiera preverniciata di spessore 8/10 vi assicura una soluzione definitiva e un alta riflessività al sistema fotovoltaico. In questo caso il fissaggio dei moduli fotovoltaici potrà avvenire direttamente alle nervature della grecata, evitando quindi di caricare in quota i sistemi zavorrati. Ovviamente, economicamente, questa soluzione è più dispendiosa rispetto la prima. IMMAGINE 4: (Copertura in lamiera grecata inclinata stesa sopra ad una vecchia guaina bituminosa con impianto fotovoltaico).

 

ULTERIORI OPZIONI PER IL MIGLIORAMENTO ENERGETICO DEL MANUFATTO INDUSTRIALE:

Esistono infine delle soluzioni adatte all'efficientamento energetico delle strutture, si tratta di coperture strutturate con pannelli sandwich (doppia lamiera con interno materiale coibentante). ATTENZIONE: Anche in questo caso, le aziende soggette a CPI dei Vigili del Fuoco, non potranno montare sandwich con coibentazione poliuretanica, ma solamente con lana di roccia. Discorso diverso ancora una volta invece, per le aziende non soggette a CPI che potranno tranquillamente scegliere i materiali liberamente senza alcun vincolo. IMPORTANTE: Esistono degli incentivi statali che sovvenzionano il rifacimento delle coperture industriali con questa tipologia di prodotti per il miglioramento energetico dei manufatti, sono tuttavia richiesti determinati coefficienti termici.

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